Da decenni di anonimato alla gloria, tutto cambia in dieci minuti per l’Atletica italiana, in particolare per chi scende in pista sul tartan a provare a saltare più in là, più in alto o ad essere più veloce degli avversari e il tempo. in pochi minuti l’Italia si ritrova con l’uomo più veloce al mondo e l’uomo che saltà più in alto di tutti (a pari merito con Mutaz Barshim, gli amici di una vita in pedana, appaiati a 2,37). In questa domenica primo di agosto, Gianmarco Tamberi e Marcell Lamont Jacobs congelano questo attimo nella storia, due medaglie d’oro che rimarranno per sempre alla pari delle medaglie d’oro di Stefano Baldini, Sara Simeoni e di pochi altri che su quell’anello di 400 metri hanno saputo lasciare il loro segno indelebile.
E Desenzano del Garda festeggia con Marcell Jacobs che in pochi giorni si permette anche di stravolgere continuamente gli almanacchi segnando record su record, il record europeo, 9.80, dopo il 9.84 della semifinale (e dopo il 9.94 della batteria, che era già stato record italiano). Poi quel lampo in finale e uno scatto perfetto, dai blocchi di partenza fino al traguardo finale per portare sul lago di Garda uno degli ori olimpici più ambiti. Citius, il più veloce, e altius, chi vola più in alto, l’essenza dello sport, e sono entrambe italiani, grazie per questa domenica speciale.