Le gazzelle africane dominano la Diecimiglia del Garda

4 Agosto – Non c’è storia. Ancora una volta gli atleti keniani dominano la Diecimiglia del Garda a Navazzo di Gargnano. Gli africani stravincono, gli italiani rincorrono. Una sorta di contrappasso sociale in salsa sportiva. Questa la sintesi della giornata di autentica festa vissuta sull’altipiano gardesano alla 51^ edizione della corsa nazionale in calendario Fidal organizzata dal Gs Montegargnano. Che ha voluto ricordare un padre nobile dell’evento, Aurelio Forti, mancato improvvisamente pochi mesi or sono. Tributo doveroso e dovuto ad un uomo che ha vissuto con passione autentica lo sport, i suoi valori, la sua terra. Il trofeo al vincitore, nel suo nome, è stato vinto da Castor Mogeni (Run2gether) che ha macinato in 59’39” gli oltre 17 km del circuito, in parte prevalente su fondo da cross. Sul podio con lui altri due compagni di scuderia. Come la vincitrice in quota rosa: Ann Ndichu, a segno al suo primo impegno assoluto in Italia.

Ritmo da savana. Giornata calda, tempo e pubblico sereni. Sono un quarto di un centinaio i partenti per i dieci giri del circuito disegnato nel pianoro ai piedi della chiesetta di Santa Maria Assunta. Il 60% su fondo campestre, il resto su asfalto. Con continui cambi di ritmo, brevi erte che finiscono per togliere il fiato. Non così per gli africani. Allo start si forma subito in testa un drappello a cinque. Oltre a Mogeni, che si tiene coperto, ci sono gli altri due ragazzi della Run2gether, Geoffrey Chege e Dennis Lopua. Con loro gli italiani, di chiara origine nordafricana,  Ahmed El Mazoury (Casone Noceto) e Abdellatif Batel (Rodengo Saiano Mico). Quest’ultimo regge fino a oltre metà corsa il ritmo dei primi, poi sfila dietro. Stessa sorte segue un paio di giri più tardi l’indomito El Mazoury, già protagonista da queste parti ed oltre. Infine, restano i due che staccano Dennis Lopua. Passano in testa, Mogeni e Chege, appaiati all’ultimo giro. Lo strappo vincente è del primo che si presenta a mani alzate al traguardo. Quattro i secondi di ritardo di Chege (59’43), che anticipa l’amico Lopua (1.00.20). El Mazouri (1.01.10) e Batel (1.02.24) chiudono a seguire. Ottima la prova di Renato Tosi (Atl. Paratico), brillante sesto in 1.03.22. Per i padroni di casa decimo assoluto Daniele Pini (Gs Montegargnano, 1.08.51), biglietto da visita di tutto rispetto.

Sul fronte delle ragazze, sette allo starter, la testa della gara è di Sara Bottarelli. La bresciana di Sarezzo si porta a ridosso la Ndichu. Che non la molla di un palmo. Al quinto giro l’africana rompe gli indugi e passa all’attacco. Poi è corsa solitaria fino all’arrivo con il tempo di 1.04.32. Kenya sugli scudi, vittoria su tutti i fronti. La Bottarelli è seconda in 1.06.44. Più dietro Caterina Stenta (Trieste Atletica, 1.10.47) e la veronese Arianna Lutteri (Km Sport, 1.12.31).

Pianeta Master. Per le altre categorie la giornata si apre con tutte le ragazze e gli uomini Over 50, il gruppone più consistente con 119 partenti, impegnati su tre giri dell’anello. Dunque, poco oltre 5 km. Primo a coprirli è Stefano Bertocchi (19.55), che anticipa Roberto Aguzzi (Atl. Paratico, 20.04) dopo un duello serrato. Terzo Oscar Martinelli (Gavardo 90, 20.19,). Tutti i primi tre sono SM50. I vincitori delle altre categorie maschili sono: SM60 Gianangelo Loda (Falegnameria Guerini, 20.59); SM65 Maurizio Valenti (Gs Bondo, 22.25); SM70 Guerino Ronchi (Atl. Paratico, 23.53); SM75 Avio Bandera (Atl. Carpenedolo, 30.54). Menzione particolare per Andrea Pini (Gs Montegargnano, 51.42), classe 1939, primo nella cat. SM85, esempio di tenacia e longevità sportiva, giunto al traguardo “scortato” dal figlio Eugenio.

Per le ragazze, prima la SM35 Cristina Cotelli (Atl. Paratico, 21.27) davanti a Cristiana Bonassi (Arieni Team, prima SF55 in 22.26) e a Nadia Calvi (Atl. Paratico, prima SF50 in 22.39). Vincitrici nelle altre categorie: SF45 Roberta Locatelli (Atl. Paratico, 23.25); SF65 Elisa Pelliccioli (Atl. Lumezzane, 24.41); SF40 Irma Zaka (FO Running Team, 26.20) e SF60 Nadia Turotti (Rebo Gussago, 26.25).

Sui cinque giri d’anello nelle categorie maschili (circa 8 km e 700),  35 i partiti e vittoria assoluta (e SM40) per Alessandro Spanu (G.A. Vertovese) in 31.22 davanti a Simone Faustini (FO Running Team, 32.01) e a Marco Maglia (Atl. Paratico, primo SM45 in 32.17).

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