Vittorioso per la seconda volta, Angella ha dovuto però vedersela con un agguerrito (e in forma) Nicola Bassi. La Boifava ha fatto gara in solitaria. Il suo è il quarto tempo di sempre ed è tra le pochissime ad essere scesa sotto le 7 ore
Sulla gara Urban trionfo di Mirco Consolaro e Martina Dal Bosco, mentre sulla Marathon i più veloci sono lo sloveno Zan Zepic e Chiara Giovando
Bella sfida sulla gara regina, l’Integrale da 65 km. E’ stata subito battaglia tra il bergamasco Luca Arrigoni e il local Diego Angella. Alle loro spalle, a rendere la sfida ancora più avvincente, un Nicola Bassi che conferma il suo buono stato di forma. Ma già all’altezza di San Donato Angella e Bassi si presentavano da soli (Arrigoni ritirato) e passavano il check ripartendo di slancio. Al passaggio a San Gottardo (km 46) un brillante Christian Modena rimontava e si presentava in terza piazza alle spalle di Angella e Bassi, tuttavia troppo distante per raggiungerli. Battaglia al cardiopalma tra Veneto e Lombardia, che ha visto Angella bissare la vittoria dello scorso anno e migliorarsi con il tempo di 05:36:53. Nicola Bassi (Bergamo Stars Atletica, 05:38:52) ha dovuto, si fa per dire accontentarsi, del secondo gradino del podio. Ancora una volta sul podio anche Christian Modena (Lagarina Crus Team, 05:53:07), che sebbene ancora distante dal suo stesso record, sembra finalmente ripreso da un 2023 difficoltoso. Quarta piazza per lo sloveno Matic Caculovic (06:00:42) e quinto per Marco Bellini (06:14:11).
“Una bella gara, super combattuta. Nicola è davvero un osso duro e non mollava. Salite, discese e alla fine era sempre là dietro. Ho dovuto fare del mio meglio per riuscire a distaccarlo e vincere. Per me questa è la seconda vittoria. Sono super soddisfatto perché ho migliorato il tempo dello scorso anno… anche se sono ancora molto distante dal record di Modena che, sinceramente, non credo essere nelle mie corde” – la dichiarazione di Diego Angella.
Al femminile Alessandra Boifava faceva immediatamente il vuoto dietro di sé, lasciandosi alle spalle una pur agguerrita Chiara Bertino e distanziandola sempre di più. Con il cronometro stoppato a 06:40:53 (12sima assoluta) l’ultraberica entra nel novero delle pochissime rimaste sotto le sette ore. Una bella soddisfazione per lei che, pur con il freno a mano tirato, è riuscita a stravincere e dimostrare un buono stato di forma in vista dei prossimi grandi appuntamenti. Seconda piazza per Chiara Bertino (Asd Podistica Torino, 07:06:27) e terza per Giorgia Nichetti (Portogruaro Runners, 07:53:07). Medaglia di legno, quindi quarta piazza, per Maddalena Carolo dell’Atl. Vicentina e quinto per Giulia Spanevello (Asd Cuore sportivo).
“Avevo detto che non avrei spinto per non rischiare di infortunarmi, soprattutto in vista della 100 miglia d’Istria. Mi sarebbe piaciuto farla con mia sorella Federica ma così non è stato, peccato! Di fatto sono partita un po’ troppo veloce e a un certo punto, visto anche il distanziamento della seconda, ho deciso di risparmiarmi un po’. Sono molto contenta di come è andata, dopo la vittoria alla 100 km, con questa all’Intregrale, ho chiuso il cerchio” – ha raccontato la Boifava a fine gara.
Gara Marathon
Arrivo a sorpresa nella Marathon, anche se la sorpresa è stata solamente per lui! Lo Sloveno Zan Zepic, tra i favoriti al via, ha infatti tagliato il traguardo ignorando di essere stato il più veloce a chiudere l’impegnativa distanza. Un ottimo tempo il suo, 03:39:40, che ha lasciato di stucco anche pubblico e speaker. Con questa vittoria Zepic, che ha vissuto un 2023 difficile, dimostra di avere tutte le carte in regola per una ripartenza di slancio. In seconda piazza, con il tempo di 03:41:48 il giallo fluorescente Carlo Curnis (Elle Erre Team) e terza piazza per Daniele Raccon (Scuola di Maratona Vittorio Veneto, 03:48:29). Quarto posto per Christian Nodari (03:48:29, GSA Sovere Atletica) e quinto Tiziano Scatolin (Duerocche Team, 03:55:26).
Tra le donne Chiara Giovando, alla sua prima volta in quel di Vicenza e sui Berici, ha fatto piazza pulita di ogni possibile avversaria, conducendo una gara in solitaria sin dalle prime battute. 04:04:44 il tempo della porta colori della Pegarun che, proprio ai piedi della Basilica Palladiana, ha dimostrato di poter dire la sua non solamente nel mondo trail ma anche su strada, arrivando prima tra le donne e decima assoluta. Secondo posto per Nicol Guidolin (Trieste Atletica, 04:15:24) e terzo posto per la spagnola Ana Laura Moro Martin (SS Tenno, 04:53:00). Tra le favorite, Giulia Jedrejcic si piazza al quarto posto e Erika Cecchel al quinto.
Gara Urban
Nella gara Urban da 21 km, la più corta e corribile dell’Ultrabericus Trail (alla quale hanno preso parte quasi 600 atleti), il podio é tutto di Mirco Consolaro (Team KM Sport) che con il tempo di 01:35:56 si è imposto sugli avversari Mirco Soprana (Durona team, 01:36:36) e Giacomo Bernardi (Duerocche asd, 01:37:44). Peccato per Simone Turrini e Marco Zanga, nella prima parte di gara in testa e passati rispettivamente quinto e sesto a causa di un errore di percorso. Buon quarto posto per Riccardo Raumer (Runners Team Zané). Per la compagine femminile trionfo di Martina Dal Bosco (Atletica Vicentina) con il tempo di 01:48:10, che ha fatto il vuoto alle sue spalle. Al seguito Lucia Forte (Runners Team Zané, 01:50:35) e Valentina Monsorno (Atletica Trento, 01:54:45). Medaglia di legno per la slovacca Kseniia va Saburova, quest’anno la prima straniera a tagliere il traguardo di Piazza dei Signori. In quinta posizione Giulia Gemin con 01:59:54 (Duerocche Team).
Twin Lui&Lei
Nella gara a coppie miste Twin Lui&Lei trionfo annunciato per la coppia padre e figlia “Maran&Maran” composta da Veronica Maran già vincitrice di svariate edizioni e dal papà e veterano della gara Stefano Maran (tempo totale 06:05:52). Seconda piazza per il duo Team The North face Italia composto dal forte ultrarunner Marco Gubert e da Dinahlee Calzolari, con distacco di 15 minuti circa dai primi. Medaglia di bronzo per il team Brentana di Ruben Bassani e Martina Testarmata (con il tempo totale di 06:29:04).
Nordic Walking
Spazio e festeggiamenti anche per i 30 nordic walker che hanno preso parte alla distanza Urban 21 km. Al maschile primo e secondo posto per gli atleti dell’ASD Nico Runners Raffaele Gambasin e Fabio Ferraro. Terzo gradino del podio a parimerito per Flavio Vinco e Silvano Zanella. Podio in rosa tutto per la società ASD Nico Runers con Erica Paolin al terzo posto, Paola Perdoncin al secondo e Gaia Bollini sul gradino più alto.
È stata la tradizionale grande festa del trail, l’Ultrabericus 2024, quest’anno resa ancora più speciale dal numero record di 1.900 atleti al via. Grande soddisfazione per il presidente di Ultrabericus Team Matteo Meggiolaro, del direttore di gara Enrico Pollini e di tutta l’organizzazione, che da mesi lavora duramente per la realizzazione della gara. Oltre che per i 450 e più volontari a presidio del percorso e impegnati a livello di logistica. Una menzione importante va sicuramente al Comitato Provinciale della Croce Rossa, alla XI delegazione del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e alle squadre di Protezione Civile dell’A.N.A. Sezione di Vicenza. Nonché ai numerosi sponsor e alle realtà che collaborano per la buona riuscita della gara: tra queste la Cooperativa Sociale l’Apostrofo che ha realizzato le medaglie che sono andate al collo degli atleti, la Fattoria Sociale Il Pomodoro e Run4Hope.