Dopo il titolo italiano di corsa in montagne su lunghe distanze conquistato con la Bronzone Trail Alessandro ‘Rambo’ Rambaldini porta a casa un nuovo successo iridato
L’Italia festeggia ancora una vittoria nei Campionati Mondiali di lunghe distanze di corsa in montagna. Per la seconda volta, dopo il successo di due anni fa, conquista il titolo Alessandro Rambaldini che arriva davanti a tutti sul traguardo di Karpacz, in Polonia, al termine di una delle sue proverbiali rimonte piazzando il sorpasso decisivo nel tratto finale. Ma è anche il quarto urrà consecutivo, dopo gli ori di Tommaso Vaccina nel 2015 e di Francesco Puppi nel 2017. Per gli azzurri oggi due bronzi a completare il medagliere, con il terzo posto della squadra maschile e quello individuale della campionessa uscente Silvia Rampazzo.
UOMINI – La gara è stata subito segnata dal previsto attacco degli americani Gray e Wacker, con quest’ultimo scatenato a prendersi un vantaggio di 40 secondi già dopo 6 km e a mantenerlo sul primo passaggio nel vento gelido del monte Snezka. Dietro ben presto si delinea la situazione con Gray al costante inseguimento del compagno di squadra e la coppia Rambaldini-Krupicka a circa 1:40 che fanno gara insieme. Nelle prime battute la Svizzera piazza tre atleti nei primi dieci con Egli e Schmid in evidenza. Manzi e De Colò sono intorno al 14° e 15° posto con un ritardo intorno ai 5 minuti che però aumenta con il trascorrere dei chilometri. La seconda ascesa ribalta completamente la gara: Wacker che aveva iniziato la salita in sicurezza salta improvvisamente e viene ripreso e passato da Gray. Ma è un fuoco di paglia perché i due statunitensi vengono presto ripresi da Rambaldini e da Krupicka. Allo scollinamento Rambaldini fa la propria mossa, attacca poco prima di prendere la discesa finale e per gli avversari non c’è scampo. In rimonta anche il ceco Jiri Cipa e lo svizzero Jonathan Schmid che rimangono attaccati alle posizioni che contano. Nella picchiata finale “Rambo” non si volta più e aumenta il vantaggio arrivando sul rettilineo finale in trionfo. Per il 37enne di Lavenone è una conferma, due anni dopo il successo iridato di Podbrdo. Argento per il ceco Robert Krupicka che regola nel finale Joe Gray (USA), quarto posto per il ceco Cipa e quinto l’altro americano Wacker. Gli altri azzurri: Daniele De Colò è capace di un bel finale , sigillando un 13° posto di solidità e grinta.
Sofferenza per Emanuele Manzi che invece deve fare i conti anche con il riaffiorare dei dolori al tendine e chiude 26°, Filippo Bianchi è 34°. A squadre l’Italia è medaglia di bronzo con 40 punti, alle spalle di Repubblica Ceca (15) e Stati Uniti (18).
DONNE – Anche al femminile vince una compagna di squadra dell’atleta che prova l’attacco iniziale. La britannica Victoria Wilkinson prende già un buon margine dopo 6 km, tallonata dalla sorprendente polacca Dominika Stelmach insieme all’americana Ashley Brasovan. L’azzurra Silvia Rampazzo, campionessa uscente, è la migliore italiana in questa fase e galleggia tra la settima e l’ottava posizione in un tira e molla con la rumena Dragomir, ma hanno un distacco vicino ai 2 minuti. Nella prima ascesa si aggancia al gruppo di testa l’altra britannica Charlotte Morgan, che presto si riporta sulle due di testa e in discesa getta le basi per l’attacco che giunge puntuale nella seconda risalita al monte Snezka. Crolla la Wilkinson, mentre Silvia Rampazzo e Barbara Bani dietro rimontano per diventare rispettivamente quarta e sesta. Nel finale la Morgan e la polacca Stelmach che ingaggiano un autentico duello, ma la seconda non riesce mai a completare l’aggancio pur arrivando vicinissima, e sono venti i secondi che le distanziano mentre dietro Silvia Rampazzo riprende anche la Wilkinson e si attesta al terzo posto a circa due minuti. Anche la Dragomir entra nelle prime cinque, ma ormai è troppo lontana per poter ambire al podio. Vince la Morgan, argento Stelmach e bronzo Rampazzo mentre giunge la notizia che Barbara Bani è incappata in un errore di percorso, poi quarta Dragomir davanti alla Wilkinson e sesta a sorpresa l’austriaca Koblmuller, che precede le statunitensi Bracey e Brasovan. Le altre azzurre sono quindi Bani 17esima e Basso 22esima, mentre Camilla Magliano si è ritirata sulla prima discesa per un problema fisico. A squadre l’Italia è quarta, beffata per l’errore, e finisce invece con la grande sorpresa dell’Austria campione (26 punti con sesta Koblmuller, decima Zipser e dodicesima Freitag), poi la Romania (31) e la Gran Bretagna (33).
fonte fidal.it