L’Italiano Marco De Gasperi vince la Limone Extreme e il Migu Run Skyrunner® World Series, suggellando così una carriera irripetibile dove brillano già sei titoli iridati nella corsa in montagna. Per la serie 40 anni e non sentirli, questo intramontabile campione ha coronato il sogno di imporsi anche nella coppa del mondo di skyrunning. Per lui finish time di 3h07’32”, un successo tutto cuore e talento che gli ha permesso di recuperare sul finale l’emergente catalano Jan Margarit (3h07’58”). Terzo assoluto il tedesco Stefan Knof (3h10’51”).
Al femminile, l’orientista svedese Tove Alexandersson ha stupito tutti per poi crollare sfinita al traguardo. Tempo finale di 3h31’11” che le ha permesso di tenere dietro la tedesca Michelle Maier (3h43’03”) e l’olandese Ragna Debats (3h45’39”).
Il podio del circuito Migu Run Skyrunner® World Series vede Marco De Gasperi & Sheila Aviles primi davanti a Aritz Egea, Jan Margarit, Laura Orgué e Ragna Debats.
LA CRONACA:
Limone Skyrunning Extreme, cronaca di un successo annunciato. Tre gare, tre differenti percorsi, un unico grande spettacolo. Archiviato il campionato europeo di vertical che ha incoronato Philip Götsch & Christel Dewalle, spazio alla prova principe. Scelta dalla federazione per la quinta volta consecutiva come finalissima del prestigioso Migu Run Skyrunner® World Series, la kermesse proposta dalla SS Limonese ha nuovamente stupito per livello organizzativo, spettacolarità della location e tecnicità del percorso. Proposta in una veste ancora più dura e muscolare, 29km con 2540m d+, è stata un eccellente banco di prova per uomini di classifica e semplici appassionati. Numeri alla mano l’evento dell’Alto Garda ha richiamato ai nastri di partenza più di mille atleti da oltre 30 nazioni.
Pronti, via e già sulla prima impegnativa salita di 1000m che porta a Cima Mughera lo spagnolo Jan Margarit ha provato a fare selezione. Alle sue spalle, il campionissimo del mountain running Marco De Gasperi ha stretto i denti e mantenuto la seconda piazza. Seguivano nell’ordine Aurell Bovè, lo svedese Petter Engdall e il tedesco Stefan Knopf . Al femminile Laura Orguè era davanti, poi da radio corsa altri nomi hanno preso il suo posto. Evidentemente qualche problema fisico deve avere condizionato la campionessa spagnola. Riflettori quindi per la svedese Tove Alexandersson, vera sorpresa di giornata, e per la tenace olandese Ragna Debats.
Con il passare dei chilometri l’esperienza di De Gasperi si è fatta sentire. Nella funambolica discesa finale ha messo la freccia e coronato un sogno che inseguiva da diversi anni.
10K: IMPORTANTI CONFERME PER UNA GARA CHE CRESCE
Difficile chiamarla gara di contorno la 10k di Limone visto il livello degli atleti presenti. 170 i partenti. Tra loro tanti amatori, ma anche diversi atleti di grande, grandissimo talento. Ad attenderli 10km di vero skyrunning con 1100m di dislivello positivo e passaggi da fare invidia a tante corse a fil di cielo. Coma da pronostico al maschile i “bad boys” di Andrea Callera hanno subito imposto un ritmo forsennato. Al traguardo di Lungolago Marconi doppietta Salamon. Anche se il chip ha segnalato una differenza impercettibile tra i due fuggitivi, il successo di giornata è andato ex aequo al binomio trentino composto da Marco Filosi e Alberto Vender. Per loro finish time di 51’31”. Terza piazza per una altro loro compagno di scuderia, il lecchese Andrea Rota (52’19”) qui vincitore nel 2016. A seguire Andrea Prandi (Team Hoka) e Romeu Gouveia (Portugal). Al femminile riconferma per la “signora Bon Mardion” Elise Rouchy -1h04’55”-. Sul podio con lei la svizzera del Team Adidas -1h09’57”-. E la bresciana dell’Atletica Paratico Daniela Vassalli -1h13’53”-.