L’appuntamento è il solito, la prima domenica di luglio, in alta valle Camonica non si può sbagliare, c’è la ‘Skymarathon sentiero 4 luglio’, l’antesignana delle maratone ad alta quota Giunta alla sua 22ª edizione, la Maratona del Cielo si conferma come uno degli appuntamenti più importanti per chi ama questa specialità. 42 chilometri molto tecnici da correre in alta quota ma anche 23 chilometri per chi vuole avvicinarsi per la prima volta a questa specialità e provare comunque la sensazione di ‘toccare’ il cielo con un dito. L’organizzazione chiuderà il 27 giugno le iscrizioni riservate a 400 fortunati che riusciranno ad iscriversi. Il comitato organizzatore presieduto da Tom Bernardi, ha adottato il format già testato e promosso sul campo di chiudere le iscrizioni il 27 giugno o al raggiungimento del numero massimo di 400 concorrenti. Oltre tale soglia risulterebbe difficile garantire un servizio efficiente a ogni singolo concorrente.
Da queste montagne sono passati i più forti specialisti di questa affascinante disciplina, che bisogna sempre affrontare con molta preparazione e anche attenzione. Tra questi anche Mario Poletti vicecampione mondiale di specialità nel 2007: «Dopo 4 anni consecutivi al secondo posto, nel 2003 concentrai tutta la preparazione per la 4 Luglio, che ritengo la regina delle Skymarathon. Veloce, tecnica e dura; insomma una gara completa, adatta a quelle che erano le mie caratteristiche. Il record qui a Corteno, è tutt’oggi un vanto per me. Un ricordo vivo, come il 2h19’13” e il record sul Sentiero delle Orobie».
E quest’anno al via due campioni ci saranno sicuramente Tadei Pivk e Denisa Dragomir, già vincitori su questo tracciato . In vista dell’edizione 2017, li abbiamo intervistati per voi.
«Vincere la 4 luglio – spiega Tadei Pivk – è stato prima di tutto un sogno…Agli inizi la vedevo come impossibile già il solo correrla. Poi invece son riuscito a vincerla fantastico. E’ una delle grandi classiche. Una di quelle gare che ti sogni la notte. Ho avuto la fortuna di correrla e vincerla più volte, ma il ricordo più bello è stato l’arrivo con Paolo Gotti una persona speciale. Quasi tutti credo che almeno una volta nella vita la vogliono correre semplicemente per dire anche io ho chiuso il grande anello. Si passa dai sentieri del fondovalle alla montagna vera. Si corre a fil di cielo con panorami stupendi. Insomma, la Maratona del Cielo è tutto quello che uno skyrunner cerca. La preparazione è simile ad altre gare: bisogna conoscersi bene e non esagerare all’ inizio perché dalla prima cima l’arrivo e ancora lontano. Spero di essere nuovamente in partenza anche quest’anno; io la metto sempre nel mio calendario». Denisa Dragomira ha inseguito questa gara e la vittoria come un coronamento della propria carriera ancora lungi dall’essere terminata « E’ stata una vittoria che volevo, che sognavo e che ho desiderato con tutta me stessa. In discesa verso Santicolo ero molto felice perché il mio sogno si stava avverando. La Skymarathon Sentiero 4 Luglio è stata come una tesi di laurea: mi ha dimostrato che sono pronta per correre con i grandi campioni della skyrunning. Sono tanti i ricordi che porto con me di questa prima esperienza alla Maratona del Cielo, ma se ci penso quello più bello è stato nel punto più alto. Mi sentivo molto bene, le gambe giravano, gli scenari erano di una bellezza unica… Stavo davvero bene. In quel momento ho capito che avrei vinto».
Il percorso
MARATONA
La partenza della maratona 2017 è da Corteno centro (950) e l’arrivo a Santìcolo (900), con dislivello di ca. 2700 m in salita e ca. 2750 m in discesa. Il percorso, da Piazza Giovanni Venturini – Medaglia d’Oro davanti al municipio, una volta attraversato il centro storico, va dapprima su un tratto di strada ondulata in asfalto, lungo almeno 1 km, poi ancora su asfalto per ca. 2 km, in salita, fino al borgo di Sant’Antonio (1127). Da qui si continua a dx su sentiero in terra battuta e acciottolato, in salita moderata, per ulteriori ca. 2 km, fino a raggiungere il Rifugio Alpini di Campovecchio (1310), dove ha inizio il Sentiero 4 Luglio vero e proprio (segnavia n. 7).
C’è subito una ripida salita di ca. 1 km fino al crinale di Premàlt, poi ulteriori 2 km in pendenza meno accentuata per raggiungere, con dislivello di 700 metri complessivo, lo Zappello dell’Asino (2026). Da qui il sentiero passa di nuovo dal crinale al versante e si caratterizza, oltre che per 6 km di continui saliscendi fino alla Val Rösa, che non fanno praticamente guadagnare quota, anche per un andamento quasi sempre trasversale al versante e dunque non del tutto agevole. A partire dall’ampio canale della Val Rösa si punta ora lungo la linea di massima pendenza e, su morene e terreno misto, si giunge dopo lunga salita a Passo Telènek (2642). Successivamente, attraverso un’impegnativa cresta, si guadagna Cima Sèllero (tetto della gara a 2744 m). Un’ardita discesa porta quindi a Passo Sèllero (2423) e poi, proseguendo per non difficili creste, tratti esposti, canalini e infine pezzi di vecchie mulattiere, passando per il Bivacco Davide (2645), si arriva al Piz Tri (2308). La discesa finale che porta a Santìcolo si snoda dapprima lungo mulattiere e sentieri, quindi su tratti di strada carrabile.
MEZZA MARATONA
Partenza da Corteno Golgi e arrivo a Santìcolo, con un dislivello complessivo in salita di ca. 1500 m e ca. 1550 in discesa. Il percorso è lo stesso della maratona per i primi 4 km ca. A Sant’Antonio si prende a sinistra in direzione Val Brandét, dapprima su ripido acciottolato, poi su strada sterrata in leggera salita, percorrendo praticamente tutta la valle. Poco prima di Malga Casazza, in loc. Piazzale Bondone (1382) si gira di nuovo a sinistra su un bel sentiero che sale snodandosi in mezzo a boschi e pascoli, e arriva, dopo più di mille metri, al Passo Salina (2433), dove s’innesta nel Sentiero 4 Luglio. Da qui il tracciato è lo stesso della maratona.